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sabato 18 giugno 2011

ARTICOLO di MASSIMO RAGUSA

Ho ricevuto una email con il seguente articolo..! Doveva essere postato come commento nel post "CHIUSO IL SONDAGGIO IN ANTICIPO!! QUALCUNO BARA!! Per l'eccessività dei caratteri lo pubblico come nuovo post.. Colgo l'occasione per ringraziare l'autore Massimo Ragusa.


il sondaggio,come metodo di ricerca di settore è ampiamente superato quando si tratta di testare la credibilità della politica. di fatto i signori per cui si è chiamati a votare hanno avuto decenni ed in alcuni casi ventenni di pratica politica nel nostro comune, e la credibilità dei loro profili va ricercata nelle azioni di politica espresse attraverso la loro amministrazione. questi signori hanno fatto pochissimo per il nostro paese, e dire che dati alla mano il comune di biancavilla non è una città difficilissima da amministrare. basti pensare che sono solo 8.100 circa le famiglie di cui è composto, per un numero di abitanti che nn supera le 24.000 unità. ma la cosa che mi fa ancora più rabbia non è tanto che si possa o meno taroccare un sondaggio on line, ma che oggi nel 2011 ci troviamo qui,a discutere sulla credibilità di amministratori già navigati,che nn hanno certo espresso con le loro "politiche" il bene della comunità. se andiamo a guardare l'operato delle amministrazioni che si sono susseguite da 20 anni a questa parte (io ho 27 anni e quindi la mia esperienza personale di ricordo si limita all'ultimo ventennio) si trova sempre e solo la lite tra destra e sinistra e mai una volta l'interesse della comunità,vero patrimonio del nostro bel paese. statistiche alla mano (nonostante i molti anziani seduti fuori dai circoli in piazza) l'età media del nostro comune è di soli "38" anni, possiamo ritenerci fortunati.grandi passi avanti si dovranno fare per liberare la città da questi personaggi,e dall'idea che il comune e la relativa amministrazione possa essere gestita sempre e solo dalle stesse 20 persone di sempre. io non voglio fare adesso il qualunquista ma il nostro comune e il nostro territorio ha delle risorse uniche, paesaggistiche,strutturali,naturalistiche che potrebbero aiutare la crescita culturale ed economica della nostra città. in tempi di crisi come questi, solo chi utilizza bene le risorse che ha riesce ad uscire a testa alta. discutere di DESTRA E SINISTRA a biancavilla non serve a niente,semmai blocca soltanto il grande patrimonio di valori e tradizioni che ci portiamo da sempre,e che ci hanno reso protagonisti di una trasformazione radicale. pensate che a biancavilla appena 40 anni fa non c'era nulla,oggi invece (amministratori di questo blog compreso) riusciamo a comunicare, comprendere le tecnologie,dare voce a chi voce in capitolo non ha.capite bene come da un economia profondamente agricola post ricostruzione,oggi il paese si è trasformato in una società di servizi,e il bisogno di nuovi mestieri è in costante crescita. una volta le case le faceva vendere il "senzale" oggi invece sorgono sul territorio agenzie, e siti web offrono la possibilità di farlo. siamo stati anche tra i precursori dei fornitori di servizi web,di fatto abbiamo ospitato sul nostro territorio uno dei primi web provider della provincia. in un certo senso,dobbiamo fare in modo di "debastardizzare" la vita di tutti i giorni. la politica è solo uno strumento,ma non è l'unica via. bisogna avere forti basi culturali (non ideologiche) che ci aiutino a capire che abbiamo sotto le mani un patrimonio meraviglioso e che non possiamo concederci il lusso di lasciarlo andare così. ci ritroviamo in tanti al b.b.king la sera a bere,chiacchierare,passare del tempo,raccontarci le cose che ci succedono, SOGNARE che qualche cosa si muova per noi ragazzi,ma invece ci si ritrova sempre e solo a parlare di CANTARELLA ha fatto meglio di GLORIOSO però MANNA ha comprato la Villa etc etc.le recenti giunte cmq, hanno da parte loro (tolti i soliti nomi) una grande componente giovanile,che però mal si è posta nei confronti di una generazione completamente dimenticata come la nostra. conosco personalmente alcuni di loro e che nel loro piccolo hanno fatto molto in questo senso. antonio bonanno è uno di questi, che tanto si è speso per cercare di portare avanti delle attività rivolte ai ragazzi, ma non sono sicuro che le attività fatte servano realmente. il primo cambiamento da introdurre, è culturale! e se non lo si vuole capire perderemo tanti giovani ragazzi,che emigreranno (me compreso)per le scarse possibilità offerte dal territorio,e allora si che resteranno solo gli anziani delle società, come monito e ricordo dei giovani di campagna che erano,che oggi possono solo giocare a carte attorno ad un tavolino e ricordare quanto era bello quando si viveva con poco,senza bollette,mutui,figli da mandare all'università,vestiti firmati, macchinoni inquinanti.

di Massimo Ragusa

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