Mentre i titoli dei più grossi quotidiani italiani citano "crisi", "default", "crash", "manovre finanziarie", "pareggi di bilancio", "tagli" e cosi via dicendo, Biancavilla è riuscita a spendere, per le festività del Santo Patrono e annessi, un qualcosa come 200.000€. Qualcosa in più, qualcosa in meno.
Una spesa complessiva superiore rispetto a quella impiegata l'anno passato, mentre è da sottolineare che le entrate statali sono state di certo inferiori, ed andranno ancora a diminuire nei prossimi anni, tanto è vero che "molti" (anche compaesani) sono stati a manifestare contro i tagli del governo. C'è quindi da dire, che si predica bene, ma si razzola male. E ora? Ora è tempo di BOLLETTE, tra l'altro "salate" direbbe qualcuno, specie quando riguardano la spazzatura. Bollette di anni passati, errori di fatturazione, fatto sta che gli unici a rimanere fregati sono gli onesti contribuenti, che tra l'altro dovrebbero anche pagare la quota che gli "evasori" evadono ( per giunta mai perseguiti legalmente, e il perchè rimane sempre un mistero). E quando allora un cittadino modello (che paga sempre le tasse) non riesce ad arrivare a fine mese per pagare le bollette, cosa dovrebbe fare? Chiedere aiuto al comune, visto che può permettersi tutti questi sprechi? Forse poi la risposta diventerebbe: NON CI SONO FONDI!!
