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sabato 6 agosto 2011

Eccezionale Biancavilla... esempio di economia virtuosa!

Doveva arrivare l’estate per renderci conto che la tanto pubblicizzata crisi economica in realtà non esiste, o per lo meno, non esiste a Biancavilla. Anzi, al contrario, si può tranquillamente affermare che la nostra cittadina vive un periodo abbastanza florido dal punto di vista economico, e che addirittura le casse del Comune scoppiano di salute, visto quello che ci possiamo permettere. 
Chi amministra questa città dispone evidentemente di ampie risorse, che sfrutta a ragion veduta per deliziare il palato di noi cittadini con manifestazioni di ampio risalto culturale e utilità pratica.
E’ stato veramente uno spettacolo in questi giorni passeggiare per il centro storico di Biancavilla e potere ammirare una delle più sensazionali innovazioni urbanistiche degli ultimi decenni: piazza Roma, salotto buono del paese, trasformata in una fantastica spiaggia, con la Chiesa Madre a fare da sfondo. Era stato pensato di ricreare anche qualche metro quadrato di mare, ma i costi dell’operazione sarebbero stati certamente eccessivi. Eh si, una certa oculatezza nello spendere il denaro pubblico la si deve pur sempre mantenere, anche se nel nostro piccolo paese (a quanto pare) si naviga nell’oro. E così, ricordandosi di non essere troppo spreconi, i nostri buoni amministratori hanno speso solamente 34 mila euro per questa manifestazione, che ha previsto un torneo di beach soccer e una sorta di expo in Piazza Collegiata (dove grazie a vari stand si possono degustare prodotti tipici della gastronomia siciliana, quali il kebab e molto altro). 
In particolare, esempio di oculatezza e di rifiuto dello spreco, sono stati gli appena 18 mila euro spesi per gli stand, le transenne e l’illuminazione: una davvero invidiabile operazione di economia virtuosa, se si considerano la difficoltà tecnica e i costi del montaggio degli stand, della sistemazione delle transenne e soprattutto delle luci. 
Le spese totali per l’intera organizzazione risultano così alla fine veramente esigue, e tra l’altro a queste dovrebbero essere sottratti i proventi delle sponsorizzazioni del torneo di beach soccer, che sarebbero andati al Comune (anche se in realtà sembra di no). Lungi da noi pensare che siano finiti nelle tasche di qualcuno. In ogni caso, al netto di queste piccolezze, c’è da dire che la spesa appare ancora più inconsistente se si tiene conto del servizio reso nei confronti del cittadino, senza differenza di sesso e di età, cha ha potuto assistere a delle serate all’insegna di un puro e sano divertimento. E i soliti criticoni non dicano che con 34 mila euro si poteva costruire un campetto che non durasse solo per pochi giorni, o che tale somma poteva essere spesa per risolvere problemi più seri: a questo si penserà poi con qualche rincaro in bolletta. E se qualcuno si lamenterà, i nostri buoni amministratori diranno che la colpa dell’aumento non è loro, ma della crisi.