E' scomparso il vignettista
biancavillese Giuseppe Coco, un
grande disegnatore, un umorista di fama
internazionale. Distribuito dalle agenzie Disegnatori riuniti (Milano), Quipos
(Milano), Ali (Bruxelles) e Bulls (Stoccolma), è stato riconosciuto come il
vignettista italiano più diffuso nel mondo. Ha ottenuto premi e riconoscimenti
prestigiosi ma il suo cuore era sempre a Biancavilla, la sua città natale,
città erede del suo immenso patrimonio artistico.
Per anni, Coco ha regalato
divertenti vignette, graffianti e mai banali, pubblicate nelle più prestigiose
riviste di tutto il mondo: Comix, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana,
Grazia, La Gazzetta dello sport, L'Espresso, El Pais, Paris Match, La
Repubblica, La settimana enigmistica, Panorama,
Playmen e Playboy.
Tra le sue creazioni si ricordano,
inoltre, i personaggi Arturo, Esculapia, Piccolo Slim e l'inconfondibile re dal
«classico» naso appuntito (forse satira di qualche politico biancavillese),
oltre ad una serie di tavole ispirate alla metropolitana milanese.
A parlare di lui con orgoglio e
commozione è stato il Professore Mario
Cantarella, da sempre grande estimatore ma soprattutto amico di Coco: “Le iniziative realizzate per valorizzare
l’opera di questo illustre biancavillese sono state tante, durante la mia
amministrazione abbiamo pubblicato dei calendari con le immagini dei suoi
disegni più prestigiosi, successivamente nel giugno 2008, presso il centro
culturale polivalente Villa delle
Favare a Biancavilla, è stata inaugurata
l'esposizione permanente delle sue tavole, che raccoglie 86 opere a colori e in
bianco e nero, un intero patrimonio artistico generosamente donato al Comune
nativo.
Che
dire di Coco, una persona apparentemente burbera che però celava dentro una
personalità eccezionale, tipico dei grandi artisti. Biancavilla ricorderà a
lungo questo grande genio”.
L'Amministrazione comunale
realizzerà dei manifesti per onorare la memoria di Coco che verranno affissi
per le vie della città. Oggi le bandiere del Palazzo comunale e di Villa delle
Favare sono tutte a mezz'asta.
Marcello Ravoni nel 1980 disse di
lui: “L'umorismo di Coco ha spesso il risvolto amaro. Tipico di certi siciliani
di razza!”.
E per tutti noi che lo stimavamo
come artista e come uomo era proprio questo: un Siciliano di razza!
Coco continuerà a
vivere attraverso le sue vignette esilaranti - ha detto Glorioso al termine
della Celebrazione - faremo conoscere ancora di più il suo genio artistico
specialmente ai più giovani, grazie al vasto patrimonio che custodiamo a Villa
delle Favare, all'interno del Museo che porta già il nome di Coco".
Nessun commento:
Posta un commento