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martedì 7 agosto 2012

Biancavilla perde uno dei suoi geni più grandi



E' scomparso il vignettista biancavillese Giuseppe Coco, un grande disegnatore, un  umorista di fama internazionale. Distribuito dalle agenzie Disegnatori riuniti (Milano), Quipos (Milano), Ali (Bruxelles) e Bulls (Stoccolma), è stato riconosciuto come il vignettista italiano più diffuso nel mondo. Ha ottenuto premi e riconoscimenti prestigiosi ma il suo cuore era sempre a Biancavilla, la sua città natale, città erede del suo immenso patrimonio artistico.
Per anni, Coco ha regalato divertenti vignette, graffianti e mai banali, pubblicate nelle più prestigiose riviste di tutto il mondo: Comix, Corriere della Sera, Famiglia Cristiana, Grazia, La Gazzetta dello sport, L'Espresso, El Pais, Paris Match, La Repubblica, La settimana enigmistica, Panorama, Playmen e Playboy.
Tra le sue creazioni si ricordano, inoltre, i personaggi Arturo, Esculapia, Piccolo Slim e l'inconfondibile re dal «classico» naso appuntito (forse satira di qualche politico biancavillese), oltre ad una serie di tavole ispirate alla metropolitana milanese.

A parlare di lui con orgoglio e commozione è stato il Professore Mario Cantarella, da sempre grande estimatore ma soprattutto amico di Coco: “Le iniziative realizzate per valorizzare l’opera di questo illustre biancavillese sono state tante, durante la mia amministrazione abbiamo pubblicato dei calendari con le immagini dei suoi disegni più prestigiosi, successivamente nel giugno 2008, presso il centro culturale polivalente Villa delle Favare a Biancavilla, è stata inaugurata l'esposizione permanente delle sue tavole, che raccoglie 86 opere a colori e in bianco e nero, un intero patrimonio artistico generosamente donato al Comune nativo.
Che dire di Coco, una persona apparentemente burbera che però celava dentro una personalità eccezionale, tipico dei grandi artisti. Biancavilla ricorderà a lungo questo grande genio”.
L'Amministrazione comunale realizzerà dei manifesti per onorare la memoria di Coco che verranno affissi per le vie della città. Oggi le bandiere del Palazzo comunale e di Villa delle Favare sono tutte a mezz'asta.
Marcello Ravoni nel 1980 disse di lui: “L'umorismo di Coco ha spesso il risvolto amaro. Tipico di certi siciliani di razza!”.
E per tutti noi che lo stimavamo come artista e come uomo era proprio questo: un Siciliano di razza!
Coco continuerà a vivere attraverso le sue vignette esilaranti - ha detto Glorioso al termine della Celebrazione - faremo conoscere ancora di più il suo genio artistico specialmente ai più giovani, grazie al vasto patrimonio che custodiamo a Villa delle Favare, all'interno del Museo che porta già il nome di Coco".

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